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GERMANIA Candidato socialista picchiato a Dresda: «Violenza fascista»

04.05.24 - 19:26
L'aggressione è avvnuta mentre il candidato stava affiggendo dei manifesti
IMAGO
Fonte Ats ans
Candidato socialista picchiato a Dresda: «Violenza fascista»
L'aggressione è avvnuta mentre il candidato stava affiggendo dei manifesti

DRESDA - A Dresda, nel cuore di quella Germania ex Ddr saltata direttamente dal comunismo all'estrema destra, il capolista regionale socialdemocratico alle elezioni europee è stato picchiato mentre affiggeva manifesti elettorali, finendo in gravi condizioni all'ospedale per essere operato.

Un'aggressione di chiaro stampo estremista di destra che ha fatto suonare allarmi e reazioni ad altissimi livelli istituzionali e politici.

A finire privo di conoscenza al nosocomio è stato il candidato principale del partito socialdemocratico tedesco (Spd) in Sassonia, Matthias Ecke. Ieri, mentre faceva attacchinaggio, è stato aggredito da quattro sconosciuti che l'hanno picchiato selvaggiamente. Pochi minuti prima un gruppo sempre di quattro persone aveva attaccato anche un militante di 28 anni dei Verdi, anche lui mentre affiggeva i manifesti, e gli inquirenti presumono che si sia trattato degli stessi picchiatori che hanno aggredito Ecke.

Entrambe le aggressioni sono avvenute nel quartiere borghese di Striesen, noto per le sue antiche ville, ma soprattutto nel capoluogo di un Land, la Sassonia, dove più di un elettore su tre (il 34%) dichiara di voler votare per il partito di estrema destra dell'Afd alle elezioni regionali del prossimo settembre, rendendolo la prima formazione politica locale.

Il cancelliere Olaf Scholz, nel condannare l'aggressione, ha affermato che in Germania «la democrazia è minacciata» dall'aumento delle violenze politiche. I casi di Dresda seguono infatti una serie di attacchi analoghi in vista delle elezioni comunali ed europee del 9 giugno: appena giovedì sera, un deputato nazionale dei Verdi, Kai Gehring, e il suo compagno di partito Rolf Fliss, erano sono stati aggrediti dopo un raduno a Essen, nell'ovest.

Anche la ministra dell'Interno tedesca, Nancy Faeser, ha parlato di «grave attacco alla democrazia», annunciando che «lo Stato di diritto reagirà con un intervento deciso e ulteriori misure di protezione per le forze democratiche nel nostro Paese. Ne discuterò molto presto con i ministri dell'Interno dei Länder».

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